DO Jumilla – Le vigne dorate di Monastrell

POSIZIONE E STORIA

Paradossalmente la DO Jumilla raccoglie sei comuni di Albacete (Albatana, Fuente-Álamo, Hellín, Montealegre del Castillo, Ontur e Tobarra) e solo uno di Murcia (Jumilla) da cui riceve il suo nome in quanto sede del Consejo Regulador (Organismo di Controllo). Tenendo conto della sua storia, è probabilmente lo stabilimento di vigneti più antico d’Europa, sono stati di fatto trovati resti appartenenti al 3000 a.C., per questo motivo il logo è rappresentato da un orecchino dorato a forma di grappolo d’uva. Il suo momento di gloria arrivò nel XIX secolo, essendo una dei pochi distretti spagnoli che non furono colpiti dall’epidemia della fillossera che devastò il paese.

TERRENI

I terreni di Jumilla sono bruni, bruno-calcarei e calcarei. Generalmente possiedono una grande capacità idrica e una media permeabilità. Tutto ciò permette la sussistenza delle viti in condizioni di siccità prolungata e lo sfruttamento della poca acqua disponibile nella zona. Per questo motivo, i terreni sono poveri di materie organiche, la cui struttura non permette la diffusione della fillossera.

CLIMA

Il clima della regione è di tipo continentale ma è molto influenzato dalla vicinanza con il Mar Mediterraneo ad est, e dell’altopiano di La Mancha ad ovest. Generalmente si definisce luminoso e arido, con 3.000 ore di sole l’anno e piogge molto scarse, appena 300 litri per metro quadro l’anno.

TIPI DI UVA

L’uva più importante della DO Jumilla è la Monastrell, la terza più coltivata in Spagna. A partire da questa si ottengono rossi di colore rubino intenso e con un aroma deciso. Altre varietà sono la Garnacha, Garnacha tintorera e la Cencibel, usati per la produzione dei rosati. Nel caso dei bianchi troviamo Airén, Pedro Ximénez, Macabeo, solo per fare qualche nome.